Si è svolto da giovedì 6 a domenica 9 ottobre 2022 Corto e Fieno, il Festival Internazionale del cinema rurale sul lago d’Orta, tra le province di Novara e Verbania, in Piemonte. L’unico festival cinematografico in Italia interamente dedicato al mondo della ruralità, con proiezioni e incontri fondati su un genere di cinema che guarda alla terra, ai suoi frutti e a chi se ne prende cura.
Tre i Comuni coinvolti: Ameno, Miasino e Omegna, tra sale cinematografiche, antichi fienili e ville storiche, nelle atmosfere rurali del lago d’Orta, le proiezioni si sono alternate agli incontri con piccoli produttori locali e registi dei film in concorso.
Da sempre Festival indipendente e di ricerca, Corto e Fieno ( cortoefieno.it ) è nato nel 2010 da un’idea dell’Associazione Asilo Bianco ed è diretto da Paola Fornara e Davide Vanotti. Giunto alla tredicesima edizione, è
Nel mondo agricolo il ruolo delle donne è fondamentale, come nel cinema che lo racconta: quest’anno infatti la metà dei film proposti da Corto e Fieno era firmata da registe donne.
Ecco i film premiati della tredicesima edizione tra 35 in arrivo da tutto il mondo (Russia, Cina, Turchia, Spagna, Italia, Francia, Senegal, Belgio, Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Estonia, USA, Cambogia, Portogallo, Palestina e Libano) con in programma molte prime visioni italiane e piemontesi.
PREMIO FRUTTETO – RASTRELLO D’ORO
Ali and His Miracle Sheep di Maythem Ridha
Per l’intensità dell’interpretazione di una vicenda narrata e costruita all’interno di un contesto storico di oggi, il tutto documentato con immagini forti in un’espressione del cinema del reale.
PREMIO GERMOGLI – INNAFFIATOIO D’ORO
Un caillou dans la chaussure (A Stone in the Shoe) di Eric Montchaud
Per la tematica di inclusività narrata attraverso un immaginario fantasioso e surreale riflettendo un disagio universale in una continua lotta di accettazione del diverso.
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA dedicato a Maria Adriana Prolo – ZAPPINO D’ORO
Memory di Nerea Barros
Per la poesia nel raccontare un futuro in cui il mare non c’è più evidenziando una tematica ambientale sempre più urgente.
PREMIO DEL PUBBLICO – VANGA D’ORO
Dans la nature (In Nature) di Marcel Barelli
PREMIO SAME – tra meccanica e agricoltura
Can Gardell di Silvia Subiròs, Florencia Aliberti
Per la presenza del trattore come simbolo di aiuto e supporto nella famiglia protagonista.
PREMIO BEST BEAST – miglior interpretazione animale
al caprone di O que resta di Daniel Soares
Per aver interpretato un inno alla libertà.
MENZIONI SPECIALI DELLA GIURIA
Homebird di Ewa Smyk
Per la capacità di raccontare la difficoltà nel lasciare le proprie radici e allo stesso tempo la necessità di farlo, al fine di trovare il proprio posto nel mondo.
Naeris (The Turnip) di Piret Sigus e Silja Saarepuu
Per la cura dell’aspetto tecnico, la dedizione e l’originalità del mezzo espressivo
Dans la nature (In Nature) di Marcel Barelli
Per l’originalità di fare divulgazione con ironia e leggerezza nella tematica della sessualità e dell’identità di genere.
PREMIO ASILO BIANCO (ex-aequo)
Nico spirito libero contadino di Marco Singh
Per la capacità di costruire una relazione forte e solidale tra il soggetto e l’autore attraverso la macchina da presa.
Cincheciò – Gente di morra di Giacomo Bolzani
Per lo sguardo attento alla comunità rurale attraverso la dimensione di un gioco che ha attraversato i secoli della vita rurale.
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