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Cervino CineMountain | Presentata ufficialmente la XXVII edizione

Il K2, l'ambiente, la natura e le sfide al centro degli incontri e delle pellicole in concorso

dal 27 luglio al 3 agosto 2024

Il Cervino CineMountain svela le novità della kermesse in programma ai piedi del Cervino dal 27 luglio al 3 agosto 2024 tra cui la celebrazione delle grandi imprese sul K2, in occasione dei 70 anni dalla spedizione italiana.


Tamara Lunger, Enrico Camanni, Marco Confortola, Carlo Petrini, Hervé Barmasse, Nicolò Bongiorno, Antoine Le Menestrel, Mirella Tenderini, Nina Caprez, Kurt Diemberger sono alcuni dei protagonisti del festival del cinema di montagna più alto d’Europa, insieme alle 58 pellicole in concorso,

con 25 anteprime tra mondiali, internazionali, europee e italiane e 16 cortometraggi animati.


Nel cuore di Breuil-Cervinia si lavora a ritmi serrati per riportare tutto alla normalità e la località si prepara a rilanciare l’estate ripartendo anche dal Cervino CineMountain, il festival del cinema di montagna che dal 27 luglio al 3 agosto riunirà il meglio della cinematografia di settore dell’ultima stagione, tra imprese alpinistiche e popoli ai confini del mondo, raccontate nelle 58 pellicole in concorso (con 25 anteprime di cui 4 mondiali, 3 internazionali, 3 europee e 15 italiane), nei 4 film in VR nelle matinées culturali e nelle grandi serate. A salire sul palcoscenico della XXVII edizione, organizzata con il sostegno dell'Assessorato del turismo, sport e commercio della Regione autonoma Valle d'Aosta, del Consiglio Valle e del Comune di Valtournenche, saranno grandi alpinisti come Tamara Lunger, Marco Confortola, Kurt Diemberger, Hervé Barmasse, la climber Nina Caprez, il funambolo Antoine Le Menestrel, scrittori come Mirella Tenderini ed Enrico Camanni, l’ideatore di Slow Food Carlo Petrini e i registi delle pellicole in concorso, tra i quali Nicolò Bongiorno. E poi i 6 Grand Prix des Festival Conseil de la Vallée, che si contenderanno l’Oscar del cinema di montagna, gli appuntamenti per i più piccoli e tutto intorno lo splendido scenario del Cervino, tra trekking, passeggiate, escursioni e perché no, lo sci nell’unica località italiana dove è possibile scivolare sulla neve anche in estate.

 

Novità di quest’anno sarà il Prix CVA - Montagnes d'énergie, per il miglior film a tematica energetica e ambientale, intitolato alla CVA, una delle più importanti realtà italiane nel settore della green energy che da quest’anno sarà tra i sostenitori del festival.

 

Il Cervino CineMountain conferma la sua vocazione, quella di celebrare un cinema di montagna in continua evoluzione, capace di raccontare i nostri tempi con creatività e rigore stilistico, senza rimanere relegato nel ghetto di una cinematografia marginale e nelle pastoie della ripetizione di un immaginario stereotipato. Perché non esiste un cinema di montagna, ma i mille volti della montagna nel cinema.

 

«Quest'anno, la montagna è stata profondamente ferita - ha ricordato il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, durante la presentazione del festival -. L'alluvione che ha colpito la Valle d'Aosta a fine giugno ci ha ricordato la potenza inarrestabile della natura così come la nostra vulnerabilità. E la montagna, con la sua imponente presenza e il suo territorio estremo, incarna perfettamente la dualità tra forza e fragilità. Con le sue immagini, i suoi racconti, le sue riflessioni, il Cervino CineMountain ci porta in questa dimensione di montagna che, come la vita, è un emblema di resistenza e adattamento, un luogo dove l'essere umano cerca costantemente di superare i propri limiti e trovare nuove strade


«Grazie agli organizzatori per aver voluto mantenere le iniziative al Breuil e idearne una proprio nella via più colpita dall'alluvione di fine giugno - ha detto l'Assessore al turismo, sport e commercio della Regione autonoma Valle d'Aosta, Giulio Grosjacques -. È questa la testimonianza di quanto questo festival sia ancorato al territorio, nella montagna della Valtournenche. Un festival che rappresenta la voglia di ripartire e lo fa nella consapevolezza della forza della montagna e delle sue genti.»

 

I film candidati nel Concorso Internazionale

 

Al centro degli otto giorni di programmazione ci saranno i 24 film del concorso internazionale e i 12 della categoria Versante Sport, che saranno accompagnati dai registi, sceneggiatori, attori e produttori che hanno scelto il festival ai piedi della Cervino per incontrarsi e presentare le loro opere. I film concorrono all’assegnazione dei vari premi di categoria: Premio SONY per la miglior fotografia; Premio Montagne d’Italia per il miglior film italiano; Premio Montagnes du Monde per il miglior film straniero; Premio Montagne Tout Court per il miglior cortometraggio. Ma come ogni anno ci anche il pubblico sarà chiamato a scegliere il suo preferito così come la speciale giuria formata dai più giovani, che giudicheranno le pellicole della categoria CineMountain Kids.

E infine alla giuria CAI spetterà invece l’assegnazione dell’importante Premio per il miglior film d'alpinismo.

 

Il Cervino CineMountain pone da sempre il suo occhio attento sulle Terre Alte, sulla necessità di diffondere una cultura della montagna orientata alla difesa di un territorio tanto bello quanto fragile, come dimostrano anche i recenti accadimenti. E proprio per questo, dall’edizione XXVII, tra i sostenitori del Festival ci sarà anche CVA, una delle più importanti realtà italiane nel settore della green energy, alla quale è intitolato il Prix CVA - Montagnes d'énergie, per il miglior film a tematica energetica e ambientale.

 

Il tema ambientale continua ad essere protagonista anche della selezione cinematografica, indagato e raccontato in tutti i suoi aspetti nei film provenienti da ogni angolo del mondo. È un ritorno alla natura quello del protagonista di 3MHW, che ha scelto di fissarsi un limite massimo alla quantità di energia che vuole consumare nella sua vita. E se ci sono ghiacciai che sciogliendosi sembrano quasi piangere, come racconta magistralmente il sound designer Ludwig Berger in CRYING GLACIER (anteprima italiana), in visita al Morteratsch, sulle Alpi Svizzere, altri, artificiali, sono fonte essenziale di acqua per la vita e l’agricoltura delle popolazioni dello Zanskar colpite dalla siccità, come racconta THE ICE BUILDERS. Cosa succederà alla montagna se non la difendiamo? Se lo chiede la protagonista di DEATH OF A MOUNTAIN, mentre tutto intorno la guerra scuote i ricordi di un’infanzia felice. HOLDING UP THE SKY segue la vita da attivista di Davi Kopenawa sciamano, capo tribù e noto portavoce degli Yanomani, ma soprattutto un ambientalista in lotta contro i colonizzatori bianchi che distruggono la foresta pluviale. Attivisti e ambientalisti sono anche i giovani protagonisti di ONCE UPON A TIME IN A FOREST, che portano sulle spalle la responsabilità di difendere le foreste finlandesi da una politica di distruzione.

 

Naturalmente, non mancano le opere dedicate all'alpinismo e agli sport di montagna, con i ritratti di atleti di fama - come Sir Chris Bonington (COLD EMBRACE) e Nina Caprez, iconica climber svizzera (ANDREA, anteprima internazionale). Né le storie di chi la montagna la vive ogni giorno, che sia tra le miniere in Quebec (ASBESTOS, anteprima europea), dentro le comunità alle prese con l’inverno artico (HAVE YOU SEEN HER, anteprima italiana), tra le rocce di Musoma, in Tanzania, all’interno del centro per bambini Jipe Moyo (MOYO), o in Perù, tra le pieghe del conflitto armato (OVEJAS Y LOBOS). E neppure gli sguardi sulle vette italiane, sulla sua storia e i suoi personaggi come Erri De Luca, alle prese con la sua vecchiaia (L’ETÀ SPERIMENTALE), Toni Gobbi (LA TRACCIA DI TONI – TONI GOBBI DA CITTADINO A GUIDA ALPINA), Mirella Tenderini (MIRELLA D’ARTE E DI MONTAGNA), Francesco De Marchi, primo a scalare il Monte Corno, in Abruzzo (MONTE CORNO – PAREVA CHE IO FUSSI IN ARIA). Ma anche stori di gente comune come Antonio, che lotta per continua a pascolare il suo bestiame sul Monte Cervati (NESSUN POSTO AL MONDO), Wilfred, anziano membro della popolazione indigena Cree del Canada (WILFRED BUCK, anteprima italiana), Claudia, un’immigrata portoghese al lavoro in Airbnb sulle Alpi svizzere (PLEASE MAKE IT WORK).

 

La montagna è guaritrice per Sebastian Kuhn, affetto da ADHD (CLARITY, anteprima italiana), è teatro perfetto per i racconti fantastici di un nonno venezuelano (AUDIO & THE ALLIGATOR, anteprima italiana), delimita i confini del mondo di un cane legato a una lunga corda (LA BRIDE), fa da sfondo alla scalata di Madeleine Sorkin sulla più difficile via su roccia sopra i 4000, raccontata in un documentario animato (BODY OF A LINE) e infine fa da sfondo all’incredibile esperienza di un pittore e un fotografo che per mesi attendono di immergersi nella vita dei lupi (AMONG THE WOLVES, anteprima italiana).

 

Torna anche quest’anno l’appuntamento con l’adrenalina dei film selezionati nella categoria Versante Sport: dall’alpinismo alle arrampicate su ghiaccio, dalla mountain bike allo skateboard, dallo sci al volo con la tuta alare, la montagna fa da sfondo alle imprese al limite dei protagonisti delle 12 pellicole selezionate quest’anno. Tra queste anche TDR2024, il film di Nicolò Bongiorno sul Tour du Rutor, una tra le più spettacolari e moderne gare scialpinistiche, e ESCALADE GIVRÉE, che vede protagonista e regista Antoine Le Menestrel alle prese con il ghiaccio.



Un'edizione a misura di bambino


Cinema, arrampicata, merende letterarie: torna più ricca che mai la sezione del festival dedicata ai più giovani, accompagnandoli per tutta la durata del festival in un susseguirsi di visioni, esperienze, incontri e scoperte, che riveleranno tutto l’incanto della montagna ai piccoli ospiti.

 

Saranno 16 i cortometraggi animati selezionati per la categoria CineMountain Kids, provenienti dai più importanti festival internazionali per raccontare la montagna con gli occhi dei bambini ai quali spetterà il compito di assegnare il “Premio del Pubblico Kids”.

 

Dopo il grande successo dello scorso anno, si rinnova l’appuntamento con Born To Climb, il pomeriggio dedicato all’arrampicata per i più piccoli, ma anche a chi vuole avvicinarsi per la prima volta a questa disciplina, accompagnati da tre istruttori d’eccezione: la climber svizzera Nina Caprez, Don Paolo Paone, parroco alpinista di Valtournenche, e Hervé Barmasse.

 

Novità di questa edizione 2024 è il nuovo format “Les Goûters” che propone due incontri letterari pomeridiani per ragazzi, accompagnati da una merenda offerta dal festival a tutti i partecipanti. Si partirà domenica 28 luglio con la scrittrice Sarah Savioli, maestra del genere mystery, che parlerà di storie, di enigmi e di indagini a partire dal suo ultimo romanzo per lettori e lettrici giovani e giovanissimi Delitto alla Tesla Academy (Feltrinelli Kids, 2023). Mercoledì 31 luglio il secondo appuntamento vedrà protagonista il fumettista e illustratore Stefano Tartarotti, autore di Un giorno da cana e Una notte da cana, ambientati sugli Appennini, con trame e sottotrame curiose e divertenti che i giovani lettori sono chiamati a seguire, mettendosi nei panni dell’intrepida cagnolina Lucy e degli animali suoi amici.



Tutte le info su:

www.cervinocinemountain.com


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